Posturologia
La posturologia è una scienza che studia la postura e le sue disfunzioni. Le cause eziologiche della disfunzione posturale sono molteplici, ed è per questo che intervengono molteplici figure per il suo trattamento.
La posturologia ha diversi punti di lavoro. Opera dal punto di vista:
·Fisiologico: Controlla l’equilibrio dell’uomo sia statico che dinamico
·Biomeccanico: caratteristiche con cui l’uomo si mantiene in piedi e si muove
·Delle Disfunzionalità: questi due settori vanno a cooperare per determinare la causa che determina una postura scorretta
·Psicologico: l’aspetto emotivo determina in maniera significativa l’aspetto posturale di una persona
·Terapia posturale: i fisioterapisti parlano di riprogrammazione della postura
Le alterazioni posturali possono essere di 3 tipi:
·Disfunzionalità delle attività percettive: soggetto con ridotta capacità di percezione- Es: soggetto con piede piatto. Io lo devo rieducare, la prima condizione per lavorare bene è che il soggetto abbia una buona percezione dell’appoggio del piede nella camminata; le scarpette che spesso portiamocausano cecità sensoriale. Quindi le attività percettive sono fondamentali. Esercizi su piani instabili saranno all’inizio molto difficili
·Scarsa coordinazione di movimento
·Disordini psico-comportamentali nel bambino: postura alterata per cause comportamentali. Es: bambino timido che non ha mostrato particolari deficit alla visita posturale, ma nella deambulazione mostra scoordinazione nel movimento delle braccia.
L’apprendimento della postura si basa su:
1. Presa di coscienza di sé: percezione del proprio corpo e di come è disposto nello spazio. Condizione fondamentale per avere una migliore IMMAGINE CORPOREA. Si fanno esercizi davanti allo specchio, coprendo inizialmente la sua immagine per non farlo vedere e facendo assumere la sua postura naturale. A quel punto lo si fa vedere allo specchio e percepisce la sua postura scorretta. A questo punto lo si corregge facendogli assumere la postura corretta. Questo è già il primo esercizio. A questo punto si aumenta la difficoltà con esercizi propriocettivi. Es.: partendo da postura corretta, si fa chiudere gli occhi per 10 secondi cercando di mantenerla. Quando li riapre si valuta la posizione assunta. Mana mano si aumenta la difficoltà: appoggio monopodalico, su superfice instabile, su fitball in piedi.
2. Sfera psicologica: parlare con il paziente, entrare in empatia, capire la sua motivazione e il suo carattere (i miei problemi non sono un carico che devo portare sulle spalle). Ci serve per migliorare i rapporti con sé stessi e il mondo esterno. ES.: il bimbo con postura scorretta, che ha preso coscienza di ciò e riesce ad acquisire una postura corretta guadagna molta autostima e fiducia in sé stesso. Sviluppando così anche la capacità comunicativa interpersonale.
3. Studio dell’ergnomia: l’ergonomia è la scienza che studia le posture corrette che si devono assumere nelle attività quotidiane (studio, lavoro, vita quotidiana). Mette in relazione la fisiologia con l’atto pratico che si deve svolgere. Es.: ripetere un movimento di alzata e seduta da una sedia più volte consecutivamente. Movimento che tutti facciamo più volte al giorno. Risulta come questo movimento avvenga per gran parte della popolazione sfruttando il movimento di schiena (a fine giornata dolore alla schiena) e non andando a sfruttare la forza applicata con l’arto inferiore.
A cura del Dr. Paola Stella
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