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Terza età: Parliamo di Sarcopenia e come prevenirla.

Terza età: Parliamo di Sarcopenia e come prevenirla.

La graduale perdita di massa muscolare è un fenomeno fisiologico dell’invecchiamento e prende il nome di sarcopenia.

Con il passare degli anni si verificano cambiamenti della composizione corporea che comportano un “impoverimento” del tessuto muscolare, che diventa sempre più ricco in tessuto adiposo e fibroso, a scapito delle fibre muscolari. Questa condizione, che esordisce già dopo i 40-50 anni, si aggrava col passar del tempo e viene accentuata da:

- patologie infiammatorie croniche,

- patologie cardiovascolari,

- condizioni acute gravi che implicano immobilità e riduzione dell’appetito.

La sarcopenia può manifestarsi anche in soggetti sedentari a seguito di un lungo periodo di inattività fisica. Per quanto concerne la sarcopenia legata alla terza età, può essere accentuata dalla carenza proteica con la dieta e, nel sesso maschile, correlata al calo della produzione di testosterone che ha effetti anabolizzanti sul metabolismo proteico.

La perdita della massa muscolare legata all’età è una causa diretta della diminuzione della forza muscolare indipendentemente dalla localizzazione del muscolo e dalla sua funzione: è questa una delle cause principali della  maggiore propensione a cadute e disabilità negli anziani. La perdita di massa muscolare determina un’alterazione del metabolismo energetico (in quanto il tessuto scheletrico ha un dispendio di energia superiore rispetto alla massa grassa) e può contribuire a cambiamenti come la riduzione della densità ossea, la sensibilità all’insulina e la capacità aerobica.

L’ alimentazione ricopre un ruolo fondamentale in ambito preventivo e terapeutico per la sarcopenia: il Progetto Sprintt (Sarcopenia and Physical Railty in older people: multi-component Treatment strategies), un ampio studio che ha coinvolto 1500 ultrasettantenni e diversi centri di tutta Europa (Italia compresa), ha dimostrato che per tutelare l’anziano dal rischio sarcopenia sono necessari almeno 1,2 grammi di proteine quotidiane per chilo di peso corporeo. Una dieta nutriente per gli over 65 dovrebbe sempre prevedere l’apporto di fibre, proteine (anche vegetali), antiossidanti, acidi grassi essenziali, omega-3, sali minerali e vitamine, insieme a supplementi proteici e a integratori specifici suggeriti dal medico di riferimento o dallo specialista.

Secondo altri studi scientifici in presenza di sarcopenia diagnosticata, l’ assunzione di proteine del siero del latte, amminoacidi essenziali, vitamina D e calcio, contribuisce all’ incremento della massa muscolare.

Per quanto riguarda l’attività fisica, l’anziano deve seguire un allenamento misto, che preveda attività aerobiche e anaerobiche per ottenere benefici globali, come il rafforzamento cardio-vascolare, il mantenimento della densità ossea, il miglioramento dello stato broncopolmonare. La Sarcopenia può essere contrastata proprio attraverso lo svolgimento di un’attenta attività fisica, la cui mancanza rappresenterebbe un fattore di rischio significativo. La proposta preventiva e terapeutica della sarcopenia consiste nel creare un vero e proprio effetto anti-aging tessuto-specifico in cui l’ esercizio motorio applica uno stimolo stressante al muscolo che, per effetto della supercompensazione, e’ indotto ad aumentare di funzionalità, di trofismo e di contrazione, migliorando anche la trasmissione nervosa. Deduciamo dunque che l’ allenamento motorio completo sia di fondamentale importanza per il mantenimento dello stato di salute globale dell’ anziano, apportando benefici a livello cardiovascolare, broncopolmonare, mantenimento della densità ossea, mantenimento delle funzioni cognitive, prevenendo la demenza senile e riducendo il rischio di traumi e condizioni degenerative correlate ad un inadeguato livello di attività fisica generale.

Nella fascia d’età intorno ai 45-50 anni sono da preferire gli sport in scarico come la bicicletta e il nuoto, ma anche il tennis, la corsa e il golf, che permettono di tonificare la muscolatura senza pesare troppo sul resto del corpo. È importante mantenersi allenati con costanza, almeno due volte alla settimana, mantenendo un ritmo adeguato.

Se il periodo dei 50 anni è quello più delicato per ogni sportivo, è a 60 anni che la situazione si complica in quanto solo una cellula su quattro è in grado di rigenerarsi. Ciò implica che molte lesioni procurate da un’attività sportiva non adeguata non potranno essere riparate dal nostro organismo. Importanti sono dunque alla soglia dei 60 anni, sport all’aria aperta come golf, nordic walking, sci e tennis, ma anche attività come il ballo e le bocce che, se praticati con costanza e con il giusto allenamento, possono tenere a distanza la sarcopenia.

A cura di Alessandro Serio.

Corso Istruttore terza età